Social doping, i falsi like & fake follower danneggiano la visibilità!

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La visibilità sul web, ma soprattutto sui social, ci permette di incrementare il nostro business e quindi massimizzare i profitti. Se ad esempio avete un e-commerce (link) più utenti visiteranno il vostro sito e più ci saranno possibilità di concludere delle vendite.

Nell’ultimo periodo anche i social hanno attivato delle modalità di acquisto all’interno delle loro piattaforme, basti pensare al marketplace di Facebook oppure all’acquisto diretto su Instagram (link), pertanto più i nostri contenuti saranno visibili, più ci sarà possibilità di “vendere” all’utente finale dei prodotti nel nostro catalogo.

Ma come è possibile ricevere la visibilità che cerchiamo? Una regola generale non esiste, anche perchè in base al social che utilizziamo ci potrebbe essere un contenuto più o meno vincente che ha massima diffusione su una piattaforma piuttosto che su un’altra (link).

Un contenuto web/social infatti è visibile per poche ore, a meno che non riceva le giuste interazioni (like, commenti, condivisioni e/o click) per cui la durata della sua visibilità si estende. Ma come fa un notizia, una foto, un video o semplicemente un post a diventare così popolare da essere viralizzato?

Il contento deve essere particolarmente di interesse, magari trattando tematiche quotidiane che quindi attirano l’attenzione e l’empatia di chi interagisce ma in un mondo costantemente “social addicted” (link) il materiale giornalmente pubblico è così eterogeneo e vario che siamo sommersi da tutto il traffico che ci piove addosso.

Pertanto alcune notizie, magari false (link), potrebbero avere più rilevanza rispetto a dei contenuti di qualità pubblicati da “creator esperti“, pertanto emergere sarebbe ancora più complicato.

Tra i vari strumenti che potrebbero essere utilizzati c’è la pubblicità diretta dei social (ads integrati), la visibilità che influencer potrebbero proporre (link) oppure campagne di marketing curate da agenzie specializzate che differenziano i canali di visibilità per avere la miglior rilevanza possibile.

Il mondo social però vive di contenuti usa e getta, pertanto a meno che non si è una grande azienda con un reparto marketing dedicato (link), investire e stare sempre dietro ad ogni social su cui si è presenti, diventa davvero dispendioso in termini economici ma soprattutto di tempo.

Per questo, molto spesso, per risparmiare la maggior parte degli utenti ricorre alla “visibilità di facciata“, cioè mostrando che un determinato contenuto abbia riscosso successo ma in realtà manovrando “ad hoc” le interazioni ricevute. Questa pratica è molto utilizzata dai profili con milioni di follower sino alle piccole aziende che mostrano contenuti social con seguito spropositato.

Oltre a gonfiare ed alterare i risultati e le statistiche, violano palesemente la Policy del 99% dei social attualmente sul mercato, queste strategie danneggiando i profili piuttosto che portare loro dei reali vantaggi.

Se a tutto ciò aggiungiamo che gli stessi social si stanno impegnando per bloccare e bannare tutti i profili fake presenti con algoritmi mostruosamente avanzati e complessi, il gioco praticamente non vale la candela.

Infatti riempire il proprio profilo di account fake (link), oppure bombardare i propri contenuti di like e commenti (spesso senza senso oppure limitati a semplici emoji o a frasi standard) fasulli allontanerà il visitatore realmente interessato e rischierà di far cadere in “shadow ban” o “blocco” il profilo.

Correre ai ripari è spesso complicato e molto più dispendioso di una sana crescita organica e naturale, come spiega Stefano Mongardi marketer & influencer molto preparato e che periodicamente mette in guardia i suoi “studenti online” con video dedicati a tecniche di marketing sul suo canale YouTube.

I risultati migliori si ottengono scegliendo una “nicchia” di mercato e mostrando, al giusto pubblico, i contenuti che desideriamo viralizzare. Per questo l’app di Wipi (link) è uno tra gli strumenti più utili per chi desidera visibilità sul social/web, soprattutto attraverso i suoi servizi gratuiti (link).

La targetizzazione (link) infatti permette di raggiungere il pubblico più interessato alle nostre tematiche, facendo si che la percentuale di interazione sia più alta proprio perchè il pubblico di riferimento scelto è interessato, già in partenza, alle inserzioni che stiamo per proporgli.